
Immaginiamoci il via vai di gente che si e' affacendata lungo il Royal Mile nei secoli. Sulle strade acciottolate avremmo sentito il suono degli zoccoli dei cavalli e delle carrozze, che provenivano dal porto di Leith, da Aberdeen o ancor piu’ lontano da Londra.
Uomini, donne, mercanti, avvocati, mendicanti, pesci-vendoli, nobili, arrotini e viaggiatori: era un alveare di umanita'. Camminando sul miglio reale della Old Town di Edimburgo puoi ancora vedere dei gusci di ostrica tra le pietre delle mura esterne degli edifici. Si dice che i muratori li maltassero sugli edifici per proggere gli abitanti da streghe e incendi, in quest'ultimo caso in quanto creature d'acqua. Ma c'e' una spiegazione piu' pratica e concreta.
Oggi pensiamo alle ostriche come un lusso ma il fiordo di Forth, dove si appoggia la capitale scozzese, una volta il suo fondale era ricco di ostriche e forniva pasti eccellenti alle Oyster Tavern, a prezzi irrisori. Nel settecento in queste taverne uomini e donne si nutrivano di ostriche e birra, prima di lanciarsi in balli al suono del violino.
A fine serata i gusci venivano raccolti e riciclati, spesso usati dai costruttori nell'impasto del cemento. Cosi succedeva, trecento anni fa.
Fuori dai negozi, al posto delle insegne, facevano bella mostra oggetti o manichini che pubblicizzavano il tipo di attivita’ del negozio. Sull’insegna del barbiere avremmo notato una bacinella di bronzo, che ci avrebbe ricordato la pratica dei salassi; all’ epoca togliere del sangue era creduto un intervento salutare. Cosi, ci sarebbe stato un orologio vicino alla vetrina di un clockmaker, o all’esterno di un tabaccaio un manichino con una lunga pipa in mano. Al tempo, il vizio del tabacco era un simbolo di ricchezza e di potere anche se esisteva un documento in cui Giacomo VI esortava a praticare lo sport ed evitare il fumo.
Inoltre avremmo visto sul Miglio le portantine con la funzione di taxi per trasportare professionisti e dottori presso i propri clienti.
Tra i vicoli avremmo incontrato i caddies, ragazzini che sotto piccola ricompensa si dedicavano a portare consegne, messaggi, effettuare lavoretti o offrirsi come guide ai viaggiatori e il drummer boy col suono del tamburo segnare le otto di sera l’ora del coprifuoco invernale.
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