Quella del 9 marzo 1566 al palazzo reale di Holyrood non fu una sera qualunque; un gruppo di uomini armati di spada stava salendo le scale a chiocciola della torre per presentarsi al cospetto di Maria Stuarda.
La regina scozzese stava cenando con il suo segretario italiano, Davide Rizzio. Figlio di un maestro di musica torinese, era giunto ad Edimburgo al seguito di un ambasciatore inviato dal Duca Emanuele Filiberto di Savoia.
Provvisto di talento come compositore e come musicista e dotato di una eccellente voce da basso, venne scelto dalla sovrana per completare il quartetto francese di corte, che necessitava di un cantante con le sue caratteristiche vocali.
Ben presto il “Seigneur Davie”, come era chiamato dalla sua regale amica, cominciò ad attirare sospetti ed invidie a corte. Il musicista straniero, divenuto in breve tempo il confidente ed il consigliere personale della sovrana era infatti colui cui rivolgersi, mercanteggiandone l’appoggio, per ottenere i favori di Maria Stuarda
Il marito di Maria, Lord Darnley ne era diventato molto geloso. È anche probabile che avesse pensato che il figlio che portava in grembo era il frutto della relazione fra i due. Sicuramente era turbato dalla vicinanza del torinese e dell’influenza sugli affari del Regno e organizzò la vendetta.
Gli uomini con le spade giunsero all’ultimo piano della torre e gridando entrarono nella stanza della regina. Maria, in cinta di sei mesi, si alzò e fece scudo col suo corpo per proteggere il giovane italiano. Ma gli assalitori erano risoluti, appartarono la regina, acciuffarono Rizzio e trascinatolo nella stanza attigua, gli infierirono cinquantasei colpi di spada. Il suo corpo fu gettato dalle scale e scaraventato dal cortile per poi essere velocemente interrato nel terreno attorno all’abbazia.
Dal canto suo Maria Stuarda, fuggita rocambolescamente dal proprio palazzo e rientrata alla testa di ottomila uomini, organizzò per l’amato Davide Riccio un sontuoso funerale, facendolo infine tumulare nel sepolcro dei sovrani di Scozia, una misura comprensibilmente impopolare, che finì per avvalorare sempre più i sospetti che tra i due vi fosse stato molto di più di una semplice amicizia.
Visita: Tradizione vuole che la tomba di Davide Rizzio sembra essere stata traslata nel XVIII presso il cimitero di Canongate, che si affaccia sul Miglio Reale. La troverai all'esterno della chiesa, sul lato destro.
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